Un giorno quasi perfetto

 Uno spettacolo di Michelangelo Maria Zanghì

Con Francesco Natoli

Scritto da Antonino Anelli Michelangelo Maria Zanghì

Scena e costumi Cleopatra Cortese

Produzione Teatro Metastasio di Prato

Quello che siamo dipende, in grandissima parte, da quello che siamo stati da bambini. E il nostro essere bambini è stato, quasi sempre, una conseguenza diretta del rapporto che abbiamo avuto con i nostri genitori.
Un giorno quasi perfetto racconta di questo rapporto e dunque di una storia che tutti possiamo comprendere, perché tutti, in un modo o nell’altro, ci abbiamo dovuto fare i conti.
Come è costretta a fare Marika, che abbandona il paesino natale della provincia siciliana, per trasferirsi nella Milano da bere, con la speranza di poter vivere liberamente la sua sessualità: Marika è nato uomo ma non ha mai accettato il suo corpo “difettoso”.
Marika è donna contro tutto e tutti. E se gli altri si limitano a schernirla o, al massimo, ad approfittare di squallide prestazioni sessuali, i suoi genitori l’hanno isolata, abbandonata, ripudiata. Ma succede ̀ qualcosa che ribalta il corso delle cose e lei, dopo anni di solitudine, ha la possibilità completamente inattesa di recuperare il rapporto col padre, in un crescendo di malinconia e umorismo che svelerà le mancanze e le aspettative che tutti noi, genitori e figli, viviamo quotidianamente. Probabilmente da tutta la vita.

 

 

 

 

Foto di Giuseppe Contarini
Foto di Giuseppe Contarini
Foto di Giuseppe Contarini